IL POPOLO DEI RICORDI, IL LIBRO SULLA STORIA DELLE PERSONE DI GREVE IN CHIANTI

La Società Di Mutuo Soccorso di Greve in Chianti (presidente Fabio Baldi) tra le sue attività è fortemente impegnata nella documentazione e nella diffusione della memoria storica e civile del territorio chiantigiano. Tra i suoi progetti ha ideato e finanziato progetti teatrali e diversi libri sul territorio locale, tra i quali appunto il più conosciuto è “il popolo dei ricordi”.

IL POPOLO DEI RICORDI”, è un libro edito da Nuova Toscana Editrice e inserito nella collana dei quaderni di Microstoria.  Ideato da Enrico Matassini, presidente della Società di Mutuo Soccorso fino a metà 2008, è stato portata a compimento grazie al costante impegno di tre studenti in particolare, unici “sopravvissuti” del numeroso gruppo iniziale di giovani: Sara Ceccatelli, Leonardo Manetti e Francesco Viti.

E’ una raccolta di testimonianze e racconti offerti da persone comuni che fanno un ritratto della vita della cittadina chiatigiana nel periodo dagli anni Trenta fino ai nostri giorni. Le loro preziose “interviste”, circa 80, sono integrate da altrettanto preziose fotografie e documenti: il tutto è stato fedelmente raccolto in questa pubblicazione che non vuole essere un’opera di alto livello culturale, ma semplicemente una testimonianza utile a coloro che hanno vissuto nel periodo in questione per stimolarne i ricordi, e utile ai giovani per far loro conoscere il passato.



Nel volume trovano spazio molti racconti del periodo bellico e del passaggio del fronte: Silvano Del Bino costretto a scavare buche per sotterrare gli ebrei uccisi in un lager di Dresda; La lunga prigionia in Africa di Armido Cappelli, I lunghi anni di Adaneo Coveri in un campo di concentramento in Polonia; Faustino Panti che si nasconde per una notte tra i rami di un cipresso per scappare a un rastrellamento dei tedeschi con i cani; La famiglia di Marisa Rinaldi che nascose il cugino Gino dopo l’8 settembre; Santina Bencini che ha lottato per far tornare a casa il marito ferito in Albania.
La ricerca evidenza anche molti aspetti del tessuto sociale di Greve dal Dopoguerra, molti mezzadri hanno abbandonato l’attività agricola per andare a lavorare nelle industrie e officine fiorentine, come Assuntina Benincasa. Altri ex-mezzadri come Sergio Ballini, fanno parte delle eccezioni, sono rimasti a lavorare la terra e si sono messi in proprio diventando coltivatori diretti.
Inoltre si può rivivere gli eventi delle lotte chiantigiane, come lo sciopero dei Fantechi ai tempi della mezzadria, raccontato da Marisa Fantechi Marilli, e l’attività sindacale allo stabilimento Sacci di Testi degli anni Sessanta e Settanta, raccontata da Silvano Del Bino.
Nelle pagine del volume trovano spazio anche le interviste a: Lorenzo Bencistà della macelleria Falorni; al dottore Ferraro Porciatti; al baritono Marco Stecchi, figlio di Italo Stecchi, sindaco di Greve alla fine delle seconda Guerra Mondiale; ai preti Don Solaro Bucci e Don Cubatoli, più conosciuto come Don Cuba che svelano aspetti inediti della loro vita e attività pastorale; all’ ostetrica Adriana Vieri, figlia di Fornaretto Vieri, direttore e proprietario del giornale locale “Il Chianti”; a chi fa o ha fatto mestieri in via di estinzione, il maniscalco Elio Fabiani, il bottaio Silvano Batisti e il treccone Filippo Rinaldi; a Bruna Coccia Lotti, centenaria nata nel 1909, che ci racconta della manifestazione del 1 Maggio 1917 ricordata in ottava rima nella “Baccheide” di Galileo Gagli e ripresa nel libro “Le Donne di Greve” di Roberto Bianchi e dallo spettacolo teatrale "Forconi di Pace" di Viviana Ferruzzi.


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