GALILEO GAGLI, UN ARTISTA NELL'ANIMA
Galileo Gagli nacque a Firenze il 14
ottobre 1864 e morì il 14 febbraio 1956 a Greve, il padre era un
alto magistrato del Granducato di Savoia e la madre apparteneva ad
una agiata famiglia della borghesia fiorentina. La famiglia possedeva
alcuni poderi nell'alta Val di Greve, a Lamole. Galileo era uno
stravagante artista e “socialista umanitario”, “letterato e
pittore”ma anche scultore. Era troppo eccentrico per dedicare la
vita all'accumulo di terre e denari, preferì disegnare tele e
modellare terrcotte, scrivere poesie, insegnare a leggere ai
contadini e aiutare le giovani ragazze a disegnare sulle lenzuola per
il corredo. Il 1 maggio 1917 fu il fautore di una dimostrazione di
donne davanti al Comune di Greve, nella piazza principale del paese.
Fu condannato a 15 giorni di carcere, che scontò nel famigliare
carcere a Greve di San Francesco. Su questa manifestazione scrisse
la “Baccheide”, poema eroicomico in ottava rima. Molte delle sue
opere sono andate perdute ma alcune sue poesie sono state pubblicate
in alcuni periodici, altri dal settimanale “Il Chianti”, giornale
nato nel 1889 che aveva una rubrica sulla poesia.
LAMOLE
Lamole è bello non si può negare:
pieno di bestie e pien di contadini,
pieno di tanta roba da mangiare
e pieno di sacchetti di quattrini.
Oh che felicità, che bello stare!
Vini fini, aria fine, e teste fini:
posto di quiete per chi vuol studiare,
e da baldoria per gli sbarazzini.
Belle donne, bel cielo, bei tramonti,
terra buona, aria buona, vino buono;
e belle piante e frutti e buone fonti.
Venga quassù vedrà che si
trastulla...
e le persone, dica, come sono?
O creda pure che son buone... a nulla.
IL VINO CHIANTI
Lo sa, Tancredi, perchè 'l nostro vino
gli ha pè sù marca i' ggallo? Senti
senti
icchè domanda a me. Ci vol pochino
a dillo. Fra i diversi concorrenti
gliè ì ssolo Chianti che gliè
genuino.
Sicchè quello di molti possidenti
si po' dire che gliè marca purcino?
Alla libera e senza comprimenti.
La differenza è questa: che i'
ggalletto
fa sentire i' suù gran chicchirichi
anche à sordi, oltre a quanti sono a
letto,
mentre ì ppurcino è debole cosi
che ì ffiato male gli vien su da ì
ppetto
né riesce a far altro che... pi-pi.
(@diritti riservati)
fonte: Memorie Religiose e Civili del
Comune di Greve in Chianti – Vol. quarto a cura di Carlo Baldini
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