La Befana
Quando arriva il giorno
della Epifania, 6 gennaio, finisce un periodo di feste, sacro per la
religione e per la tradizione, iniziato dodici giorni prima col
Natale: “Pasqua Epifania, tutte le feste porta via”. Nelle
comunità rurali a portare una volta l'anno i regali ai bimbi, nella
notte fra il 5 e il 6 gennaio, era la Befana, mitico personaggio che
ha l'aspetto della strega, ma è benefico. Ai bambini si raccontava e
si racconta che la Befana riempe di dolci e regalini le calze appese
alla cappa del camino di cucina, dove era tradizione lasciare una
fastella di legna che la Befana usava per scaldarsi. Il giorno della
Befana ha una tradizione ben più lontana del Natale, i regali del
Natale infatti non appartengono alle tradizioni delle nostre
campagne, la vera festa dei bambini era la Befana, tradizione antica
e viva dalle ricche connotazioni antropologiche. Tutto questo fu
trascurato da chi aveva pensato di togliere al 6 gennaio la
festività, forse perchè ritenuta priva dei crismi della liturgia
ufficiale cattolica, ma sicuramente indice di un'assoluta mancanza di
rispetto per la cultura altrui.
In alcuni posti si
riscontra che era frequente l'usanza di far passare di casa in casa
una donna vestita da vecchia Befana che riceveva richieste oppure
offriva doni, poi ripresa dai bambini riuniti a gruppi che alla sera
della vigilia passano di casa in casa ad offrire doni. Non sempre la
Befana è buona; essa stabilisce se un bambino è stato buono o
cattivo e cosi può lasciare nella calza doni ma anche carbone.
Numerose sono le cantilene e ninna-nanna in ricordo della befana.
“La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
con le toppe alla sottana,
viva viva la Befana!”
“Ninna nanna, nanno oh!
Il bambino a chi lo do?
Lo darò all'omo nero
che lo tiene un anno intero,
lo darò alla Befana
che lo tiene una settimana,
lo darò alla su mamma
che gli faccia far la nanna.”
La Befana
"Zitta zitta questa notte
la Befana da le grotte
scenderà giù pè 'l camino
presto a letto, o bel bambino!
Allorchè placidamente
dormirà tutta la gente,
scenderà pianin pianino
dormi, dormi, fanciullino!
Le sue mani generose
strenne avran belle e gioiose
ma pe 'l bimbo negligente
la Befana non ha niente!
O talor per far dispetto,
ne la calza appesa al letto
del fanciulli birichini
metterà dei sassolinii!
Ma se docile tu sarai,
tu domani troverai
ben ricolmoil tuo cestino...
dormi, dormi, fanciullino!"
(@dirittti riservati)
6/1/1924 – n.1 “Il Chianti”
fonte:
Memorie Religiose e Civili del Municipio di Greve in Chianti – Vol.
XXXVI a cura di Carlo Baldini
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