ENOLOGO E SOMMELIER

Il chianti è terra di vino e il vino è da sempre molto legato alla poesia, come si può leggere nell'articolo pubblicato alcuni mesi fa su questo blog da Patrizia Piazzini. http://chiantipoesia.blogspot.it/2014/03/la-poesia-antica-e-il-vino-di-patrizia.html

Spesso tra i consumatori c'è molta confusione sui termini tecnici del vino e anche su cose basilari come la differenza tra un enologo e un sommelier. L’Enologo non va confuso con il Sommelier, ovvero con il professionista della ristorazione, la cui professionalità si sviluppa principalmente presentando, servendo ed abbinando i vini ai cibi.

L’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (Oiv), ossia l’ente intergovernativo che a livello mondiale riunisce i principali Paesi produttori di vino, ha definito l’Enologo come la persona altamente qualificata, tecnicamente e scientificamente preparata che, dalla coltivazione della vite alla raccolta dell’uva, dalla vinificazione all’imbottigliamento, sovrintende e determina quanto serve a garantire, sia pure nei diversi livelli, la qualità del prodotto. L’Enologo è quindi il professionista della produzione.

Sempre più spesso anche per colpa di alcuni sommeliers, delle persone che si sentono superiori e oltrepassano il loro ruolo, oggi c'è ne sono sempre di più in qualsiasi campo, i ruoli sono facilmente confondibili agli occhi dei meno esperti del settore. Ma è bene distinguere i due ruoli, che hanno responsabilità lavorative ben diverse, e sono il frutto di una formazione molto differente. Per diventare enologi è necessario conseguire una laurea breve al Corso di laurea in Viticoltura ed enologia sotto la Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari. Per diventare sommelier, il percorso di formazione è un corso articolato su tre livelli, è aperto a tutti, in quanto non ci sono particolari requisiti di accesso, e alla fine si supera un esame finale. I corsi sono organizzati da associazioni private, l' Associazione Italiana Sommelier e la Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori. Tra gli enologi e i sommeliers ci possono essere ottimi rapporti di collaborazione, solo nel rispetto dei ruoli e delle competenze professionali che per nessun motivo o ragione devono essere confusi e tanto meno prevaricati.

Il sommelier è il commesso di un negozio che propone bottiglie di vino invece di vestiti, l'enologo è lo stilista che crea, sovrintende ed organizza la produzione del vino invece che quella dei vestiti.” Leonardo Manetti


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